SU QUALE CAMPO DI GIOCO STAI “GIOCANDO” LA TUA PARTITA ?
Ovvero: dentro a quali condizioni ambientali stai attivandoti per raggiungere i tuoi obiettivi?
Con questo articolo parlo di Coaching volendo esplorare un potente strumento di lavoro: la METAFORA.
Quindi la premessa è dedicata al significato della metafora ed al perché la utilizzo in questo preciso momento.
La metafora è la sostituzione di un termine proprio con uno figurato, in seguito a una trasposizione simbolica di immagini.
La metafora è utile per diversi aspetti: permette di arricchire linguaggio e scrittura e facilita la persona nel creare un’immagine vivida di una scena, di un luogo, di una situazione, di un contesto, di un’emozione…
E’ uno strumento che si può utilizzare frequentemente nel Coaching e nella vita quotidiana. Qui la utilizzo proprio per agganciare il pubblico in questo momento particolarmente delicato per tutti.
Utilizzo l’ambito sportivo, che tu potrai trasferire tranquillamente su qualsiasi altro ambito in base alle tue esigenze e sensibilità.
Ti invito proprio a pensare “su quale campo di gioco stai vivendo le tue giornate?” e subito aggiungo un passo in più: “su quale terreno di gioco vivi, organizzi, pensi, agisci la tua giornata con il desiderio di raggiungere un determinato obiettivo?”
Come sono le condizioni di questo terreno di gioco? Il campo è in perfette condizioni?
Le condizioni climatiche come sono? Sono ideali per giocare la tua partita perfetta? Oppure ci sono degli elementi che richiedono fatica, sudore, concentrazione, lettura delle caratteristiche del tuo avversario? E tu lo conosci bene questo tuo avversario? Sai quando ti sarà utile saper respirare e riprendere le energie, ricaricarti?
Avrai le tue risposte e saranno meravigliose, autentiche, sincere.
Potrebbero costarti fatica emotiva, potrebbero esserti di aiuto per allargare lo sguardo ed il campo di osservazione e potrebbero avvicinarti ad utilizzare uno strumento diverso dal solito per pensare la quotidianità.
Andiamo avanti.
L’ho scritto prima: la situazione è delicata, difficile, impegnativa, faticosa. Ci sono fattori esterni che modificano anche il futuro più vicino.
A questo punto è evidente che se manca concentrazione, se non ci si allena nel migliore dei modi, se si “entra sul terreno di gioco” leggeri, poco determinati e poco motivati, è davvero probabile che l’avversario ti sovrasti fin dall’inizio del match. Poi sai che reagire è molto faticoso, difficile, richiede coesione, forza mentale, massima preparazione, autostima, sicurezza nei propri mezzi e tanto talento.
Ma quello ti appartiene, ce l’hai. E’ che quando sei in affanno occorre una forza impressionante per esprimere al massimo il tuo talento!
E’ facile avere la tentazione di abbandonare la “partita”, di uscire dal campo. Lasciando là i tuoi sogni di vittoria, i desideri di raggiungere l’obiettivo definito e di essere felice per la tua prestazione.
Le mie qui sono state domande molto forti, ti ho proposto alcune idee con la massima vicinanza ed ho utilizzato metafore importanti che spero ti siano preziose per il tuo prossimo passo e per l’allenamento quotidiano.
Proprio l’allenamento sarà il tema che continuerà questo articolo.